Andrea Gaggi – Consulente finanziario – Via Lungo Mallero Diaz, 34/B- 23100 Sondrio (SO) – Cell. +39 340 6097806 – info@andreagaggi.com

I mercati traballano: niente panico!

I telegiornali ci informano con una notizia da prima pagina del marcato calo fatto registrare dalle borse di tutto il mondo, i social esplodono di commenti disperati di investitori e mercati in discesa, i giornali pubblicano articoli pieni di paura e panico: è il caos!

Quante volte ci siamo trovati in questa situazione?

Nella mia esperienza di consulente finanziario, noto che, di fronte all’andamento sinuoso del mercato, il comportamento dell’investitore è, nella maggioranza dei casi, dannoso e sfavorevole. L’oscillazione dei mercati, infatti, innesta un complicato meccanismo psicologico che è stato studiato dallo psicologo e premio Nobel per l’economia Daniel Kahneman.

Come suggerisce la figura, Kahneman mette in evidenza che:

  • le persone si concentrano sulla situazione contingente anziché ragionare sul corretto orizzonte temporale pianificato;
  • i soggetti attribuiscono valori ai guadagni e alle perdite, piuttosto che alla ricchezza di per sé;
  • per la maggior parte degli individui la motivazione a evitare una perdita è decisamente superiore alla spinta necessaria a realizzare un guadagno. L’investitore cerca pertanto la soluzione che lui valuta apparentemente soddisfacente e non coglie le migliori opportunità, trovandosi spesso “sfasato” rispetto al corretto ciclo dei mercati.

Dunque, siccome l’intuito ci fa entrare ed uscire nel mercato finanziario nei momenti meno opportuni, non è dunque pericoloso affidarsi all’emotività?

La risposta è ovviamente affermativa; infatti, l’emozione rende l’investitore completamente sopraffatto, non facendogli percepire due importanti realtà del mercato messe in evidenza dal grafico sottostante.

  • euforia = rischio“.
    Nel momento in cui il mercato comincia a crescere vertiginosamente, molti investitori si lasciano vincere dall’ entusiasmo, non considerando che l’andamento di questo è costituito da un continuo alternarsi di alti, ma anche di bassi.
  • crisi = opportunità“.
    E’ proprio nel momento in cui il mercato si svaluta che occorre aspettare prima di disinvestire il proprio denaro e, addirittura, questo è il momento più conveniente per acquistare; ricorda che dopo un periodo buio, arriva sempre un’occasione favorevole!

Prendiamo ad esempio il comportamento del mercato americano durante la grande recessione a seguito della bolla speculativa dei mutui sub-prime e del fallimento della Lehmann Brother nel biennio 2007/2008. Quell’evento portò a un calo dell’indice Dow Jones di circa un 51% facendolo passare da 13.500 punti a 6.600 circa. Se mi fossi lasciato guidare dall’emotività e avessi venduto, avrei perso circa metà del mio capitale! Mantenendo i nervi saldi dopo soli 3 anni sarei tornato in possesso del capitale ante-crisi ma se invece, magari su consiglio del mio consulente finanziario, avessi identificato tale ribasso come un’ottima opportunità di investimento, oggi mi troverei ad avere più che triplicato il mio capitale in meno di 10 anni.

Dunque, quale strada percorrere? E’ possibile eliminare la componente emotiva? Come fare a leggere l’andamento di mercato per decidere come investire?

Prima di tutto, ricorda che l’emotività è una componente rilevante dell’essere umano che difficilmente può essere vinta, inoltre, come diceva Seneca, ” Non c’è vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare”. Quindi, l’unica soluzione per una persona non esperta nel settore della Finanza, è quella di affidarsi ad un consulente finanziario e costruire una strategia “ad hoc” al fine di evitare inutili e dannose perdite dei propri investimenti.

Concretamente, tale percorso deve preservare l’investitore, puntando su quattro elementi cardine:

  1. Obiettivo: focalizzarsi sulla finalità da raggiungere, ovvero il motivo per cui ognuno decide di risparmiare ed investire il proprio denaro;
  2. Orizzonte temporale: determinare il lasso di tempo necessario per poterlo raggiungere;
  3. Diversificazione: bilanciare gli investimenti, distribuendoli in vari mercati di diverse aree geografiche e differenti valute per preservare i propri risparmi.
    Considera che in un mondo in crescita come l’attuale, su un’azienda che fallisce, altre mille nascono e si evolvono; quindi è più conveniente investire su tutte piuttosto che puntare su una sola;
  4. Ingresso nei mercati: poiché il mercato è destinato a crescere, occorre non tanto investire aspettando il momento propizio, ma mediare il costo d’acquisto con un investimento graduale a periodi fissi. In questo modo, ogni fluttuazione può diventare un’opportunità di investimento a sconto.

Ritornando quindi alla situazione di partenza, di fronte all’imprevisto occorre non lasciarsi travolgere tanto dall’esuberanza, quanto dal panico ed essere consapevoli del fatto che, con un professionista accanto, si ha la capacità di comprare in tutto il mondo e, di conseguenza, guadagnare assieme al mondo, usando un principio di tutela e razionalità.

Il mio compito è quello di affiancarti in questo cammino e il mio invito è dunque quello di non aspettare il momento giusto per entrare sul mercato; ciò che sembra “alto” oggi, tra qualche anno potrebbe rivelarsi “basso”.  Il rischio è quello di restare sempre “alla finestra”.

Quindi, non farti condizionare dalle delle oscillazioni di mercato e sii pronto a far crescere i tuoi investimenti!

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