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Criptovalute: dove sta il segreto?



Negli ultimi mesi mi è capitato spesso di ricevere domande sul fenomeno del momento: le criptovalute. Abbiamo imparato a conoscerle, più per l’incremento di valore che hanno registrato negli ultimi anni, che per ciò che rappresentano realmente. Sulla stampa e su internet si possono trovare moltissime informazioni, spesso però sono molto discordanti tra loro. Da una parte ci vengono presentati mirabolanti rendimenti, con qualcuno convinto di avere scoperto il segreto per cambiare vita e diventare ricco senza alcuna fatica, dall’altra invece si parla di un sistema senza fondamenta destinato presto a crollare trascinando con sé i malcapitati possessori.

Premesso che non basterebbe un intero libro per sviscerare i vari aspetti sull’argomento, ritengo doveroso, e spero utile, fare un passo indietro per conoscere meglio questo misterioso ed affascinante mondo delle criptovalute.

Bitcoin ma non solo…

Una criptovaluta può essere semplicemente definita come una valuta digitale, quindi senza il supporto fisico di monete e banconote. Con l’aiuto della crittografia (scrittura cifrata che rende il messaggio nascosto ai non autorizzati), le criptovalute costituiscono un sistema di pagamenti sicuro e decentralizzato che può fare a meno delle banche, essendo basato su strumenti informatici come la blockchain (scopri di cosa si tratta). La principale differenza rispetto alle valute tradizionali deriva dal fatto che le criptovalute non hanno una Banca Centrale di riferimento che ha la possibilità di intervenire alterando il tasso di cambio a seconda della situazione economica del paese che adotta quella moneta. Le principali e più popolari criptovalute sono Bitcoin, Ethereum, Ripple, Litecoin. Il loro ammontare disponibile è limitato da algoritmi matematici differenti per ogni criptovaluta, questo fa si che, crescendo la fiducia verso lo strumento, essendo in quantità limitata, il prezzo va a salire.

Nel 2017, la capitalizzazione di mercato di queste valute ha raggiunto i 200 miliardi di dollari, ecco perché negli ultimi mesi se ne parla così spesso, avendo attirato non solo l’attenzione di media e giornalisti ma anche delle istituzioni tradizionali, come ad esempio le banche centrali di Stati Uniti, Europa e Cina.

Certamente la criptovaluta più popolare è il Bitcoin, nato nel 2008 da un misterioso scienziato giapponese conosciuto con il nome di Satoshi Nakamoto.

Per circa 5 anni questa valuta è rimasta nell’ombra, non trovando grande popolarità, ma 2013 il numero di utenti ha cominciato a crescere e di conseguenza anche il numero di controparti che accettano pagamenti in Bitcoin ha iniziato ad espandersi arrivando oggi ad essere presente in tutto il mondo con una capitalizzazione di circa 80 miliardi $. A seguito del successo del Bitcoin e dell’interessante ed innovativa tecnologia su cui si fonda (blockchain), molte imprese si sono focalizzate sulle criptovalute, introducendo vari modelli di business: ad esempio servizi di pagamento, gestione di piattaforme di creazione di criptovalute, nuovi portali, fondi di investimento etc.

L’utilizzo delle criptovalute

Per potere pagare in Bitcoin o altre cripto è necessario avere un Wallet, ovvero un app che funziona come un portafoglio digitale. Tale applicazione permette di inviare, ricevere e gestire pagamenti come ad esempio PayPal.  Secondo un recente studio, si stima che già oggi ci siano circa 6 milioni di utenti, ed il numero delle aziende che accetta pagamenti in criptovalute aumenta ogni giorno. In particolare, i bassi costi di transazione (circa 70 centesimi € per transazione), una rapidissima capacità di esecuzione dei pagamenti e l’inesistenza di oscillazione tra i tassi di cambio, rendono l’accettazione di Bitcoin interessanti per chi opera nel settore al dettaglio. Tuttavia, siamo ancora molto lontani da una globale accettazione delle criptovalute come mezzo di pagamento.

Qual’è quindi il segreto del loro successo?

Nell’ombra hanno raccolto decine di miliardi di dollari in tutto il mondo, questo afflusso di capitali spiega la grande crescita della loro valutazione, ma sarebbe curioso conoscere il motivo di questa scelta da parte di molti sottoscrittori. Hanno acquistato Bitcoin perché lo riconoscono come moneta del futuro, perché lo considerano un investimento o perché va di moda e sognano di diventare ricchi velocemente?

 

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