Andrea Gaggi – Consulente finanziario – Via Lungo Mallero Diaz, 34/B- 23100 Sondrio (SO) – Cell. +39 340 6097806 – info@andreagaggi.com

I mercati traballano? Bene, è il momento di investire!

Sino ad ora il 2018 è stato caratterizzato dal ritorno della volatilità e da performance dei mercati finanziari non particolarmente interessanti. Ma è proprio nei momenti difficili, quando pessimismo e negatività regnano sovrani ed offuscano i numeri dell’economia che si trovano le migliori occasioni d’investimento.

Questi primi dieci mesi dell’anno non hanno dato grandi soddisfazioni agli investitori, specialmente a chi ha puntato su Italia e Paesi Emergenti. I principali mercati mondiali si trovano tutti in territorio negativo, ad eccezione degli USA, la cui economia sta beneficiano degli importanti sgravi fiscali voluti dal presidente Trump.

Dopo lunghi mesi in cui i mercati sono stati guidati delle banche centrali e dalle loro politiche monetarie straordinariamente accomodanti, qualcosa è cambiato. La Federal Reserve Usa, da febbraio guidata dal neo Governatore Jerome Powell, e la Bce di Mario Draghi hanno confermato l’intenzione di proseguire la strada della normalizzazione delle politiche monetarie. Percorso naturale per gli Stati Uniti vista la solidità dei dati macroeconomici degli ultimi anni con una disoccupazione che ha raggiunto il 3,7% (dato migliore degli ultimi 50 anni), percorso invece più insidioso per la Banca centrale Europea vista la fatica fatta per uscire dalla crisi economica degli ultimi anni e le continue tensioni politiche all’interno dei vari stati.

A questo si aggiunge la complessa situazione italiana che continua a destare molte preoccupazioni, anche a seguito del recentissimo downgrade di Moody’s che verosimilmente porterà ad un ulteriore impennata dello spread. La tanto discussa legge di bilancio, la necessità di ridurre l’enorme debito pubblico e le tangibili differenze politiche tra i componenti della nuova e non collaudata squadra di governo delineano un quadro di incertezza con evidente preoccupazione degli investitori.

Anche i mercati emergenti stanno vivendo qualche difficoltà, specialmente nella regione del Sudamerica. Se la Cina ha manifestato qualche rallentamento a seguito degli annunciati dazi americani, Turchia, Brasile e Argentina sono alle prese con un forte deprezzamento delle loro valute e il Venezuela non riesce a fermare l’impennata dell’inflazione.

Con questo quadro di incertezza i mercati si sono subito messi in guardia.

Come sempre però non tutto il male viene per nuocere, specialmente quando si parla di investimenti.

Come muoversi in un momento così delicato?

Nonostante quanto sopra citato, il contesto economico globale rimane favorevole, con una crescita leggermente meno intensa ma decisamente stabile. Non vi è alcuna avvisaglia di recessione, dunque non è il caso di farsi dominare dal pessimismo, perché i mercati offrono ancora buone opportunità di investimento. Anzi, questi repentini ribassi rappresentano delle ottime occasioni per entrare sui mercati a sconto rispetto al prezzo di qualche mese orsono.

La cosa importante è seguire alcune regole di base:

  • non lasciatevi spaventare dalle oscillazioni momentanee, ma pensate e pianificate i vostri obiettivi a medio/lungo termine,
  • evitate di concentrarvi troppo sul market timing: trovare il momento perfetto per acquistare o vendere strumenti finanziari è praticamente impossibile. Le borse, su orizzonti temporali congrui, hanno storicamente recuperato qualsiasi ribasso o crisi perché il mondo va avanti ed il progresso è inarrestabile. Del resto le oscillazioni delle Borse sono fisiologiche, un po’ come il meteo: ci sono giorni in cui piove ininterrottamente, ci sono tempeste, uragani, ma poi torna il bel tempo! Sempre! Analogamente, sui mercati ci sono brusche oscillazioni, momenti di panico, ma poi le performance tornano ad essere positive. Sempre! Questa è la lezione della storia che non dobbiamo mai dimenticarci.
  • approfittate dei cali per investire: nei periodi difficili, quando le borse sono in calo ed i giornali escono con articoli disfattisti e roboanti, risulta più conveniente acquistare titoli e/o fondi grazie al loro minor costo
  • come sempre suggerisco di diversificare e non fare “scommesse” sul singolo paese o peggio ancora sulla singola azienda. Il mondo cresce ma ci sono aree che possono “fallire” compensate da altre che accelerano.

Alla luce di quanto sopra espresso, senza ombra di dubbio la strategia perfetta per questa fase di mercato è il piano d’accumulo: acquistare in modo costante e programmato permette di sfruttare le oscillazioni di mercato per abbassare il prezzo medio di carico e conseguentemente massimizzare i risultati quando tornerà il sereno!

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