Andrea Gaggi – Consulente finanziario – Via Lungo Mallero Diaz, 34/B- 23100 Sondrio (SO) – Cell. +39 340 6097806 – info@andreagaggi.com

Proviamo a fare chiarezza sui mercati finanziari…

I mercati finanziari in questi giorni stanno mostrando molto nervosismo, dettato dalla paura e dall’incertezza di breve termine. Con l’obiettivo di fare un minimo di chiarezza ho pensato di riassumere per punti le informazioni più importanti circa l’attuale situazione economica e le prospettive future.

– La situazione è sicuramente critica in questo momento, ma le dinamiche epidemiche sono e rimangono di natura temporanea. Tutti i casi osservati storicamente e i recenti sviluppi in Cina lo confermano.

– In Cina, continuiamo ad osservare sviluppi positivi: il contagio appare sotto controllo e l’attività economica sta riprendendo rapidamente. Addirittura il governo ha annunciato un incremento della produzione nei prossimi mesi.

– In Europa è comunque previsto un punto di svolta nel corso delle prossime settimane, sebbene non sia ancora possibile capire precisamente quando.

– E’ atteso che il PIL globale torni a crescere dal secondo semestre del 2020, supportato da iniziative di politica monetaria e fiscale.

– La Federal Reserve ha già tagliato i tassi di 50bps ed è probabile che lo faccia nuovamente, così come la Bank of England ha tagliato i tassi di 50bps.

– La BCE per il momento ha deciso di non tagliare i tassi di interesse essendo già in territorio negativo, ma ha lanciato nuove operazioni volte a supportare il credito alle piccole e medie imprese europee ed ha rafforzato il programma di quantitative easing. Ha chiesto anche ai governi nazionali stimoli fiscali per le imprese.

– Il mercato manterrà molta attenzione su indizi di iniziative di politica fiscale dai principali paesi, che si delineeranno nel corso delle prossime settimane/mesi.

Crisi del petrolio: la domanda si è ridotta a seguito delle misure restrittive, nel frattempo l’Arabia Saudita ha deciso di aumentare la produzione. Questo può danneggiare i produttori di petrolio americani che hanno un costo estrattivo più elevato.

La domanda di petrolio dovrebbe rimbalzare insieme all’economia nella seconda metà dell’anno 2020. Trump ha annunciato massimo sostegno per lo “shale oil” americano, una mossa dettata anche dalla rielezione di novembre.

– Il crollo del prezzo del petrolio avrà vari impatti sulle economie: (1) l’inflazione verrà ulteriormente frenata, (2) i produttori (sia paesi che imprese) ne subiranno un impatto negativo, (3) i consumatori ne beneficeranno ma con un certo ritardo, anche a causa dell’effetto del rallentamento economico causato dall’epidemia di Nuovo Coronavirus
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– La correzione di mercato che abbiamo visto al momento sui principali indici prezza già uno scenario recessivo

– Guardando ai prossimi 12 mesi, lo spazio di rialzo sui mercati azionari dai livelli attuali appare significativo, per questo è necessario evitare il panico.

– Al momento resterei cauto sul breve termine, in attesa di incrementare le posizioni azionarie quando si vedranno segnali concreti di un miglioramento della situazione.

– La diversificazione di portafoglio e il focus sull’asset allocation strategica devono rimanere centrali e continueranno a fare la differenza nel corretto orizzonte temporale pianificato.

In questi giorni volatili, ci tengo a ribadire l’importanza di evitare di lasciarsi guidare dall’emotività.

 

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