13 Mar Proviamo a fare chiarezza sui mercati finanziari…
I mercati finanziari in questi giorni stanno mostrando molto nervosismo, dettato dalla paura e dall’incertezza di breve termine. Con l’obiettivo di fare un minimo di chiarezza ho pensato di riassumere per punti le informazioni più importanti circa l’attuale situazione economica e le prospettive future.
– La situazione è sicuramente critica in questo momento, ma le dinamiche epidemiche sono e rimangono di natura temporanea. Tutti i casi osservati storicamente e i recenti sviluppi in Cina lo confermano.
– In Cina, continuiamo ad osservare sviluppi positivi: il contagio appare sotto controllo e l’attività economica sta riprendendo rapidamente. Addirittura il governo ha annunciato un incremento della produzione nei prossimi mesi.
– In Europa è comunque previsto un punto di svolta nel corso delle prossime settimane, sebbene non sia ancora possibile capire precisamente quando.
– E’ atteso che il PIL globale torni a crescere dal secondo semestre del 2020, supportato da iniziative di politica monetaria e fiscale.
– La Federal Reserve ha già tagliato i tassi di 50bps ed è probabile che lo faccia nuovamente, così come la Bank of England ha tagliato i tassi di 50bps.
– La BCE per il momento ha deciso di non tagliare i tassi di interesse essendo già in territorio negativo, ma ha lanciato nuove operazioni volte a supportare il credito alle piccole e medie imprese europee ed ha rafforzato il programma di quantitative easing. Ha chiesto anche ai governi nazionali stimoli fiscali per le imprese.
– Il mercato manterrà molta attenzione su indizi di iniziative di politica fiscale dai principali paesi, che si delineeranno nel corso delle prossime settimane/mesi.
– Crisi del petrolio: la domanda si è ridotta a seguito delle misure restrittive, nel frattempo l’Arabia Saudita ha deciso di aumentare la produzione. Questo può danneggiare i produttori di petrolio americani che hanno un costo estrattivo più elevato.
– La domanda di petrolio dovrebbe rimbalzare insieme all’economia nella seconda metà dell’anno 2020. Trump ha annunciato massimo sostegno per lo “shale oil” americano, una mossa dettata anche dalla rielezione di novembre.
– Il crollo del prezzo del petrolio avrà vari impatti sulle economie: (1) l’inflazione verrà ulteriormente frenata, (2) i produttori (sia paesi che imprese) ne subiranno un impatto negativo, (3) i consumatori ne beneficeranno ma con un certo ritardo, anche a causa dell’effetto del rallentamento economico causato dall’epidemia di Nuovo Coronavirus .
– La correzione di mercato che abbiamo visto al momento sui principali indici prezza già uno scenario recessivo
– Guardando ai prossimi 12 mesi, lo spazio di rialzo sui mercati azionari dai livelli attuali appare significativo, per questo è necessario evitare il panico.
– Al momento resterei cauto sul breve termine, in attesa di incrementare le posizioni azionarie quando si vedranno segnali concreti di un miglioramento della situazione.
– La diversificazione di portafoglio e il focus sull’asset allocation strategica devono rimanere centrali e continueranno a fare la differenza nel corretto orizzonte temporale pianificato.
In questi giorni volatili, ci tengo a ribadire l’importanza di evitare di lasciarsi guidare dall’emotività.